La figura del Dottore Forestale è poco conosciuta in Italia e spesso è confusa con le “Guardie Forestali” che, invece, appartengono a corpi di Pubblica Sicurezza (ex Corpo Forestale dello Stato ora Carabinieri Forestali o Corpi Forestali Regionali o Provinciali) con incarichi e ruoli molto diversi. In molti stati europei la nostra figura si chiama “Ingegnere Forestale”, definizione che meglio rende l’idea delle nostre competenze e responsabilità.
Il Dottore Forestale è un tecnico laureato in Scienze Forestali (Facoltà di Agraria) che, dopo aver conseguito la laurea, ha sostenuto un Esame di Stato per potersi iscrivere all’Albo Nazionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali e poter esercitare, nella maggior parte dei casi, la libera professione.
Pur avendo conseguito titoli di laurea differenti (Scienze Forestali o Scienze Agrarie), il Dottore Agronomo e il Dottore Forestale appartengono ad un unico Albo Nazionale e sono abilitati allo svolgimento delle medesime attività.
Il Dottore Forestale è una figura professionale altamente qualificata, non solo per quanto riguarda tutte le problematiche di tipo scientifico, tecnico, amministrativo ed economico inerenti il comparto agro-forestale, ma anche per la tutela e l’uso compatibile dell’ambiente naturale e antropizzato. In molti casi svolge attività esclusivamente di propria competenza e ha potere di firma in merito ad un ampio spettro di attività progettuali ed amministrative.
Le competenze professionali del dottore forestale son dunque ampie e complesse e volte ad affrontare, in un’ottica anche olistica, le molteplici interazioni tra l'uomo e la natura.
Si passa dalla pianificazione forestale, alla progettazione idraulico forestale e degli spazi verdi. Dalla consulenza presso Enti pubblici e Parchi, alla stesura di perizie e studi di Valutazione di incidenza o valutazione di impatto ambientale in collaborazione con altre professionalità. Dall'insegnamento di materie scientifiche ed ambientali alla riqualificazione delle aree degradate.
Per intervenire correttamente sul territorio non è più sufficiente pianificare, progettare e realizzare belle opere, ma occorre rapportare il progetto o l'azione all'ecosistema in cui operiamo.
Articolo di Elena Zanotti - Dottore Forestale - Presidente dell’Ordine Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Brescia