Si riporta un articolo tratto dalla rassegna stampa del CONAF
Regioni – ampliare utilizzo digestato in agricoltura. I presidenti approvano odg per chiedere a governo di modificare dm 7 aprile 2006
E’ urgente modificare il decreto del ministero delle politiche agricole del 7 aprile 2006 su criteri e norme tecniche generali per la disciplina regionale dell'utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento (di cui all'articolo 38 del dlgs 11 maggio 1999, n. 152), in modo da rendere il più possibile ampio l’utilizzo del digestato (ovvero gli effluenti zootecnici trattati con processo anaerobico) al posto dei fertilizzanti minerali. Lo hanno chiesto all’esecutivo i presidenti delle Regioni e delle province autonome con un ordine del giorno approvato nella riunione di giovedì scorso 23 settembre, di cui è stato diffuso il testo.
I governatori sulla base dell’attività congiunta condotta dal Mipaaf e dalle Regioni nell’ambito dell’attuazione della direttiva Nitrati, che ha portato alla condivisione del Piano Strategico Nazionale Nitrati, con il quale è stata fatta chiarezza sul quadro normativo di riferimento per la gestione integrata degli effluenti zootecnici (stoccaggio, trasporto, realizzazione e gestione degli impianti di trattamento), e dopo aver ricordato che la richiesta di uno specifico riconoscimento delle valenze agronomiche e ambientali dell’utilizzo del digestato in sostituzione dei fertilizzanti era stata formalmente presentata al Mipaaf già nella seconda metà del 2007, sono tornati ora a sollecitare un rapido intervento da parte del governo per modificare il decreto del 2006 anche attraverso un confronto tecnico con tutti i ministeri interessati (oltre alle Politiche agricole, quello dell’Ambiente e le infrastrutture). L’opportunità di rivedere il provvedimento del 2006, hanno sottolineato le Regioni nell’odg approvato, “è stata costantemente ribadita anche a margine del procedimento di richiesta alla Commissione Ue di deroga ai limiti della direttiva nitrati, avviato nel 2008 e attualmente in corso”. Il digestato, hanno evidenziato ancora i governatori, grazie alle modificazioni chimico-biologiche che avvengono durante la “digestione anaerobica”, assume spiccate proprietà fertilizzanti e può sostituire totalmente o parzialmente i fertilizzanti chimici se utilizzato secondo le corrette pratiche agronomiche di distribuzione. Questo tipo di fertilizzante naturale potrebbe sostituire totalmente quelli chimici soprattutto nelle zone vulnerabili, a maggior tutela dell’ambiente e della qualità dell’aria e delle acque, purché il digestato abbia precise caratteristiche e un’efficienza tali da avere proprietà simili a quelle dei fertilizzanti azotati e possa essere quindi usato in sostituzione di questi ultimi. Il ricorso al digestato in agricoltura, hanno concluso i presidenti delle regioni, “oltre all'opportunità di utilizzo di un fertilizzante naturale offre la possibilità di una forte riduzione degli impatti prodotti dall’attività agricola”.
Allegato all’odg anche una scheda tecnica in cui è illustrata “la proposta di utilizzo del digestato a bilancio dell’azoto (equiparandolo al fertilizzante minerale) in presenza di ben precise condizioni (contenuto di azoto ammoniacale > 70% ed efficienza di distribuzione > 90%, previsione di copertura degli stoccaggi e distribuzione con sistemi ad iniezione, fertirrigazione o equivalenti)”.